Brucia la terra

Il mare osserva la terra che lenta e inesorabile brucia. Due piccoli versi ispirati dai deprimenti fatti di questi giorni.

Brucia la terra

Nella calura estiva

tra acri odori di fumo

di sterpaglia in fiamme

ingigantite dal vento

e prodotte da sudicie mani

sporche di terra e sangue

intravedo, in lontananza, il mare

acque profonde

che circondano campi in fiamme

e mentre la terra brucia

il mare, sornione, quieto la osserva.

23 commenti su “Brucia la terra”

  1. Domenica di ritorno da un giro in camper volevo fermarmi in un camping dentro l’oasi di punta Aderci. Percorrendo le stradine in mezzo ai campi sono incappato in un incendio appena innescato, i carabinieri mi hanno fatto notare che a nord c’era un altro focolaio così sconsolati io e mia moglie siamo andati via. Poca gente, credo facilmente individuabile (i mandanti) tengono in scacco territori e mettono in pericolo le persone.

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    • Già, i mandanti tengono in scacco i territori, mettono in pericolo le persone e distruggono la bellezza, l’ecosistema, l’ambiente…è desolante che per denaro si distrugga il proprio territorio. E’ desolante, è stupido, è persino pericoloso, ma è così. Come i camorristi che gettano i rifiuti pericolosi nello stesso mare in cui loro e i loro figli fanno il bagno, o li sotterrano nelle campagne dove crescono gli ortaggi che loro stessi mangiano, o appicciano fuochi per costruire palazzine in “contesti di pregio” ma che, dopo il fuoco, pregiati non sono più. E’ inspiegabile, ma è la realtà in cui viviamo ogni giorno…

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          • …e già l’esorcizzazione attraverso la lettura di testi importanti, per quanto scritti da semplici mortali, non la ritengo cosa da poco anzi… la necessità di leggere sta svanendo ed è un peccato davvero soprattutto nelle scuole oggi o nella carta detta “superata” a causa di questi mezzi per molti meno superficiali e, per pochi, assolutamente pericolosi se non usati nella maniera adeguata. 😉

          • Devo ammettere che da quando mi sono iscritto a wordpress, dopo anni di “assuefazione” da contenuti degradanti pubblicati su facebook, ho ritrovato un po’ di fiducia nell’umanità. Quello che leggo dalle persone che seguo sono sempre contenuti interessanti e che stimolano la lettura e il pensiero. E’ bello condividere sprazzi di cultura qua e là…

          • Ti ammiro per ciò che hai appena scritto e ti ringrazio per avermelo fatto leggere. Notiamo entrambi che, scrivere quanto leggere, sia davvero importante e a volte stupefacente. Per quanto riguarda Facebook (detti Social), onestamente lo ritengo deprecabile

          • E’ stupefacente perché ti confronti in modo pacato e intelligente. Cosa che sui social non avviene. Quindi sono contento di essere “approdato” in questa sorta di grande comunità. E’ da appena un mese che sono iscritto e leggere e scrivere è diventato un modo per sentirmi “in famiglia” 🙂

          • Però così arrossico. Io non ho idea di cosa sia davvero una “famiglia” ma sui “social network” una cosa è sicura: tutto network e niente social. Per uscire da un dispositivo, attendo che la mia amica mi raggiunga ora che sono uscita e mi godo la calma del lago ma alla fine dove mi trovo? Dentro un altro dispositivo ora mobile (che ipocrita che sono). Meglio calmare il dispositivo e guardare il lago e attendere il Sociale. M.B Sociale nella piena socievolezza di un’amica 😙😘 A più tardi o a quando il tempo ce lo concede. P.S. Dobbiamo anche scrivere il concetto di “non tempo” che di fatto esiste a discapito di chi lo ha inventato 🤗🤔

          • Qualcuno diceva che la propria casa è dove si sta bene. Quindi, anche se ti trovi in un altro dispositivo, ciò che conta è che lo fai con piacere e non perché sei costretta da regole sociali o dall’obbligo di dover rispondere. Vedi che non mi offendo se non rispondi 😀
            E poi il concetto di “non” (non-tempo, non-luogo, ecc.) non mi appartiene. Ragionare in negativo è un controsenso, ma questa riflessione merita un discorso a parte. Forse un giorno ci scriverò un articolo…
            Intanto ti auguro una buona serata! A presto!

          • Rientrata e, non sapendo bene che fare, mi sono detta di rispondere prima a chi avesse già mediato questa frase sulla casa come luogo di benessere e sto per incollare al termine. La seconda era l’intenzione di spiegare che, nella velocità nel scrivere con un Natel mentre il pensiero svolgeva più velocemente, non sono riuscita a farmi comprendere nel comunicare il mio “non” e su questo desidero aggiungere che il “non” non significa per forza di cose pensare al negativo. Ad esempio: se io dico “ora non posso venire a casa, torno domani”…. forse il mio compagno potrebbe approfittare di una bella serata diranno in molti ma se fossi io a passarmela bene? Allora il “non” sarà abnegazione per egli o per ella? Giuro che ci studierò sopra… ora gli occhi mi si chiudono, volevo inserire contenuti nel secondo blog ma domani lavoro con orari differenti e non me lo posso permettere ed in più, la mia amica ha ben pensato di farmi bere la birra scura che il mio organismo poco sopporta. Fa nulla 😀 Ti saluto e ti mando un cuoricino <3 non so a chi apparterrà e incollo il testo in risposta ad un utenza di rete nel Social che più mi rattrista (FB per semplificare) e ti mando un bacione sperando che i baci che hanno trovato casa da te, non vengano messi in pausa dall'autrice che mi cercherà per tutta Lugano 😛 Un bacione in famiglia, qualunque tipo di famiglia tu abbia e a tutti i componenti. 🙂 Sabry INCOLLO:—- "  La casa detta "home"in inglese sostiene il proverbio mentre la casa detta "house" va altrove e riferisce uno spazio chiuso da mura ove nei suoi interni vive un singolo/a o una famiglia per me anche composta da una singola e da un gatto. Noi scriviamo non prendendo in considerazione l'anglosassone pertanto abbiamo la possibilità di confondere i due tipi di casa ed ecco che "la tua casa è dove ti porta il cuore" oppure "fai conto che questa sia la tua casa" ma già in tali due frasi, la prima e la seconda casa sono differenti e gli inglesi non la farebbero. Ora vi domanderete la motivazione di queste mie riflessioni e vi aspetterete una risposta…   non ve la posso dare perché non ho case in senso lato ma vi ringrazio di avermi letto   Sabryna Rsi con un bacione ma non venite a cercarmi su Facebook perché non posso utilizzarlo   "—-

          • Intanto ho messo “mi piace” alla pagina facebook, così ti seguo su due “case”, anche se preferisco di gran lunga questa.
            Quando parlavo del concetto di “non” in negativo, in realtà pensavo più alla moda di oggi di definire i concetti inserendo il “non” così a occhio, come “non-luogo”, “non-casa”, “non-cultura”, ecc. Per quanto mi riguarda preferisco trovare un contrario al concetto di “luogo” o di “casa” o di “cultura” (ecc.) perché il “non” la ritengo, oggi, una semplificazione concettuale troppo povera. Ma evidentemente stanotte, presi entrambi dalla stanchezza, abbiamo frainteso i due ragionamenti 🙂
            Comunque tranquilla, la mia compagna non verrà a cercarti a Lugano, non fosse altro per la distanza geografica 😀

          • Buongiorno dal cellulare e grazie per il like su due case e mi ricordo che la tua casa è dove ti senti bene pertanto ne sono onorata. Certamente il concetto del “non” era stanotte un unico modo per la semplificazione telefonica. A volte però questo “non” è insostituibile ma dalle tragedie descritte in questo tuo articolo credevo fossi io di poco rispetto nel continuo commentare andando fuori tema ed anche, ahimè… fuori di melone ma per me esserlo è cosa normale (altro termine sul quale dobbiamo scriverci sopra) 😉😉

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